Sindrome di Lynch e aspirina, una prevenzione possibile

Sindrome di Lynch e aspirina, una prevenzione possibile

Le raccomandazioni di AIFET

La rivista Genes ha recentemente pubblicato una revisione delle indicazioni internazionali sull’utilizzo dell’aspirina (acido acetilsalicilico) nella prevenzione del tumore colorettale nei pazienti con sindrome di Lynch. La review è stata scritta a seguito di una tavola rotonda del congresso 2021, fa il punto dei dati scientifici a disposizione dopo la conclusione dello studio clinico CAPP2, e promuove a nome di AIFET la possibilità di offrire questo tipo di prevenzione ai pazienti con sindrome di Lynch.

Di seguito il commento dei principali autori dell’articolo: Davide Serrano, Lucio Bertario, Bernardo Bonanni (IEO, Milano) e Paola Patrignani (Università di Chieti).

 

Aspirina e tumori del colonretto: qual è il razionale?

L’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare l’aspirina, è stato associato a una importante riduzione di incidenza dei tumori al colon retto sporadici e della mortalità correlata.

Nell’era della medicina di precisione le terapie farmacologiche possono dunque fare parte della prevenzione oncologica, integrate in un approccio multidisciplinare insieme a diagnosi precoce e stile di vita e personalizzato sulla categoria di rischio del singolo paziente.

Indubbiamente, i portatori di sindromi tumorali ereditarie sono i candidati ideali per un approccio del genere, avendo un ben definito alto rischio di ammalarsi di tumore nell’arco della loro vita. Per quanto riguarda i tumori del colon-retto, la sindrome ereditaria più comune è la Sindrome di Lynch, che è oggetto di studi di farmacoprevenzione ormai da molti anni.

Cosa dice lo studio CAPP2?

Nello studio clinico CAPP2, iniziato circa 20 anni orsono, sono stati coinvolti quasi 1000 pazienti con sindrome di Lynch, metà dei quali hanno assunto 600mg di aspirina al giorno per due anni, e l’altra metà un placebo. Al primo follow-up a 5 anni si è raggiunta una riduzione intention to treat non significativa del 47% di incidenza dei tumori del colonretto. Al follow-up a 10 anni la riduzione si à mantenuta stabile (45%) ma con alta significatività statistica. In questo studio, probabilmente per la giovane età (media di 45 anni) e per il periodo di trattamento relativamente breve, non si è osservato un incremento significativo di eventi avversi seri nel gruppo aspirina rispetto al placebo.

Lo studio CAPP3, attualmente in corso, darà informazioni se anche dosi più basse (300mg e 100mg/die9 sono ugualmente efficaci. Ma sulla base dei dati farmacologici in vitro e degli studi clinici sui tumori sporadici del colon-retto, l’effetto preventivo dovrebbe essere ottenuto già con l’aspirina a basso dosaggio (100 mg).

 

Qual è la proposta di AIFET?

AIFET, a partire dal gruppo IEO, si associa alle principali linee guida interazionali promuovendo la possibilità di colloqui informativi alle persone con sindrome di Lynch ai fini di valutare l’accettabilità del trattamento preventivo.

A questo scopo, riteniamo sia di particolare importanza informare e discutere sistematicamente con i soggetti portatori di una variante patogenetica di uno dei geni del MMR l’opportunità di assumere giornalmente aspirina a basso dosaggio per almeno 2 anni come programma di prevenzione in associazione alla sorveglianza standard.

La decisione informata del paziente deve tener conto di diverse caratteristiche soggettive (età, allergie, condizioni cliniche, un esempio nella figura riportata in basso) che potrebbero modulare a favore o a sfavore l’effetto del trattamento proposto.

Per gli individui coinvolti nella prevenzione, AIFET propone di creare un database condiviso per registrare gli eventuali effetti collaterali, nonché l’incidenza di tumori.

Cosa cambia per i pazienti?

Le persone con sindrome di Lynch attualmente hanno come unico approccio di prevenzione la sorveglianza, con l’obiettivo di una diagnosi precoce.

Essere informati su una possibilità di cura preventiva può dare un’ulteriore opportunità all’individuo di intervenire in maniera attiva sulla propria salute, limitando il proprio rischio personale e riducendo quinti l’effettiva incidenza dei tumori.

 

Serrano D, Patrignani P, Stigliano V, Turchetti D, Sciallero S, Roviello F, et al. Aspirin Colorectal Cancer Prevention in Lynch Syndrome: Recommendations in the Era of Precision Medicine. Genes. marzo 2022;13(3):460.